NILO CARDILLO ALLA SCOPERTA DEL “PADRE MITE”
L’Amministrazione Comunale di Coreno Ausonio(FR) ha organizzato
per mercoledì 28 dicembre 2012, a partire dalle ore 17.30’, presso la Sala Conferenze della Casa Comunale, una serata, in forma di seminario,
in onore del poeta TOMMASO LISI, dal titolo: “Da Rodolfo a ….. Rodolfo”:
Viaggio, andata e ritorno, in compagnia di Tommaso Lisi, alla
scoperta del “PADRE MITE”.
Relatore
il Preside Prof. Nilo Cardillo.
Nel corso del convegno saranno messe a confronto le due edizioni del romanzo autobiografico “Rodolfo”. Infatti recentemente lo scrittore Lisi ha cercato di riscrivere il romanzo giovanile, che, nella prima edizione, venne accolto con giudizi assai positivi della critica. Partendo dall’esame delle due edizioni del romanzo, Nilo Cardillo estenderà l’analisi a tutta l’opera letteraria di Tommaso Lisi, in particolare alle numerose raccolte
poetiche dedicate alla figura paterna, sulla quale il poeta ha scritto versi di valore universale, riuscendo a cogliere trasformazioni antropologiche e culturali in atto nel mondo occidentale.
A partire da queste poesie Nilo Cardillo svilupperà un viaggio a ritroso, fino alla preistoria, per cogliere il momento genetico della figura paterna, per poi risalire attraverso l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide, fino ai nostri giorni, nei quali si parla addirittura di “evaporazione della figura paterna”.
Il Prof. Cardillo ha intenzione di mostrare come Tommaso Lisi sappia indicare direzioni di comportamento e di accettazione delle asperità del vivere, con una semplicità e profondità, che anticipano i dibattiti delle attuali scienze sociali e come l’opera di Lisi, relativamente alla figura paterna, rappresenti uno dei contributi più alti del nostro tempo, tesa alla difesa di una figura antropologica millenaria, simbolo vivente di quella che noi chiamiamo “CIVILTA’ OCCIDENTALE”, e che sta attraversando una trasformazione epocale, alla quale sono connessi rischi grandi segnalati da tutti gli studiosi, antropologi, psicologi, filosofi.
Perché un poeta, che quasi si è “rinchiuso” nella piccola Coreno, ci può parlare di temi così grandi? Perché i poeti, quando sono veri ed autentici e, soprattutto, se hanno il coraggio della sincerità, sanno ascoltare i respiri profondi dell’anima dell’uomo e, anche se ad uno sguardo superficiale pare che parlino solo di se stessi, in realtà ci consegnano verità di carattere universale, messaggi e profezie nei quali la saggezza di una memoria antica si fonde con la capacità di anticipare l’avvenire.
L’altro elemento al centro del seminario è: il recupero della mitezza. ”Recuperare l’importanza e la preziosità della mitezza significa avere a disposizione una base nuova sulla quale edificare una religione civile rinnovata. La mitezza non è una virtù individuale, quale può essere la mansuetudine. La mitezza va intesa come “virtù sociale” che dà il meglio di se stessa nella profondità del legame sociale e può tenere avvinta una comunità. Essere mite vuol dire consentire all’altro di essere ciò che può e vuole essere; la mitezza è la virtù più distante dalla arroganza del potere”.
“La sua forza politica deriva proprio dal fatto che si oppone; la mitezza è un invito a considerare le istituzioni della democrazia per quello che sono state in passato, una oasi di ponderazione e di riflessione. La mitezza rappresenta un momento di serenità, rispetto ad una dimensione della vita politica e della vita pubblica sempre più urlata e carica di risentimento; essa è un invito alla consapevolezza“. (Norberto Bobbio, ELOGIO DELLA MITEZZA, Linea d’Ombra, Milano 1994)
In definitiva una serata all’insegna di grandi valori umani e culturali, in sintonia sia col periodo delle feste Natalizie, sia con in temi dell’attuale dibattito sulla figura paterna. Da non mancare !
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